E' quasi Halloween, cosa dovrei mai aspettarmi?
La notte scorre tranquilla, quieta. Statica, persino. E' come trovarsi immersi in un dipinto di Van Gogh: dolce, affascinante, ma tanto immobile nella sua fredda bellezza da farmi rabbrividire di inquietudine. Infatti io evito di mettere fuori il naso dalla hall. Non si sa mai. Nulla si muove. Tutto è quieto. Tutto tace.
-SWOOOSHHHH!
Le porte scorrevoli si aprono senza ragione. Vecchio problema. Entra un'aria frizzante da fuori, io allungo il collo e butto un occhio fuori. Abitudine.
-SWOOOSHHHH!
Le porte scorrevoli si chiudono. Beh, sono automatiche, cos'altro dovrebbero
-SWOOOSHHHH!
Si riaprono. Entra un refolo di vento freddo. Memore dell'esperienza dell'altra notte, mi alzo e mi guardo intorno.
-SWOOOSHHHH!
Si richiudono.
-SWOOOSHHHH!
Si riaprono. E così altre 4 volte. Esco dal bancone, mi avvicino alla porta e di colpo mi fermo. Qualcuno mi guarda. Nel buio. Ne sono sicuro. Preferisco non muovermi, ma questa volta nessun rumore. Le porte si bloccano aperte. E qualcosa brilla nel buio. Faccio un passo incerto in avanti per cercare di capire cosa
-MEEEEEEEOOOOOWWWWW!!!! HIIIISSHH!!
E scappa via, lo stramaledettissimo..ma tu pensa: era solo un gatto.
Butto ancora un'occhiata fuori, e rientro. Le porte si chiudono. Ah, che fifone che sono stato, era semplicemente un gatto.
Oppure no?
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