Tramonto. Ora di punta. Ci avviamo cautamente verso una sera apparentemente tranquilla: non ci sono eventi particolari in città, a parte qualche cosa alla Scala di cui ho sentito alla radio, ma siamo troppo lontani perchè la cosa ci riguardi. Non mi sono informato: dovrei, ma francamente cari, io me ne infischio. La governante ha finito da poco il suo turno, attende che io le consegni il piano di lavoro di domani, e se ne andrà a casa anche lei. Non può più succedere nulla.
SWIIIISSHHH!!
La porta si apre. Entra un tizio allampanato e spettinato: occhi spiritati, camicia abbottonata male e colorito terreo. Ansimando, mi chiede:
-"Ho delle ballerine, dietro. Dove le posso mettere?"
-"Ballerine? Ballerine in che senso?"
-"Quelle..con la pista..ho..ho delle ballerine..dietro..dove le metto?"
La governante fa un passo indietro. Ci guardiamo negli occhi, e nel suo sguardo vedo paura. Da buon eroe, prendo la situazione in mano.
-"Signore, mi perdoni: Di quali ballerine stà parlando??"
-"..Le ballerine...Ma si!..le..le ballerine!! Quelle con la pista!!..ecco.."
Si volta verso la porta. Guarda fuori, e poi, ancora per un attimo, me. Sorride sghembo, torna sui suoi passi, e se va.
Peccato. Ero curioso di sapere com'erano queste ballerine.
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