sabato 21 aprile 2012

Maratone, atleti amatoriali, ed altri modi di far passare la domenica

-"Senta..(anf,anf)..non ne ha delle altre?"

Me lo ricordo come fosse ieri. Erano i primi anni del nuovo milennio, e la connessione adsl non aveva ancora raggiunto la diffusione che al giorno d'oggi ci permette di perdere ore del nostro tempo a cliccare sciocchezze su internet.

Un confronto tra i prodotti "cult" di apple. Ora, e allora.

Erano i tempi eroici dei modem 56k, temevamo i dialers come la peste, la musica la scaricavamo con napster, e aspettavamo pazienti che le pagine finissero di caricare, senza lamentarci della lentezza della connessione. I social network erano ancora le chatroom, o i forum, e le bacheche di 4chan, conosciute solo dai più nerd, aprivano soltanto allora. Facebook e twitter erano ancora lontani da venire, e se guardo l'evoluzione dei prodotti apple da allora, un moto di tenerezza mi prende il cuore.

Eh si, cari voi. C'è stato un tempo in cui l'informatica era una cosa da pochi, professionisti o secchioni occhialuti che fossero. La gente neanche immaginava cosa sarebbe stata internet nelle loro vite, soltanto dieci anni dopo.  Niente aggiornamenti di stato continui, niente twitteratte ad ogni piè sospinto. Niente Youtube, niente geotagging su 4square. Niente Youporn. Alcuni dicono che il mondo fosse migliore. Ai posteri, l'ardua sentenza. 

E' di quel tempo il ricordo che conservo, mio malgrado, di un pomeriggio oggioso e noioso di marzo. L'Hotel non aveva ancora un impianto di tv satellitare, e dato il tipo di clientela, non si rendeva ancora necessario. Per compensare questa mancanza, una società esterna ci forniva un servizio di noleggio videocassette. Si, avete capito bene. VHS. Lo standard era vecchio già a quel tempo, ma dato il volume dei noleggi, poteva bastare. La scelta non era amplissima, ed era composta da 30 film che cambiavano ogni mese, di cui gli ultimi dieci erano film per adulti. Non richiestissimi, forse più per pudore che per necessità, ma tant'è. Successe un pomeriggio particolarmente lunga e silenzioso, che uno dei migliori che avevamo si avvicinò al bancone.

-"Senta..(strofinandosi le mani nervosamente)..ho visto che noleggiate dei film.."
-"Certo. Ecco la lista, se le serve uno, basta che mi dica il numero (in modo che non fosse costretto a dirmi il nome..) e glielo faccio avere in camera."
-"Ah! Bene, bene.. (Un sorrisino sghembo gli sfugge, mentre abbassa lo sguardo avido sulla lista) allora vorrei..il 21, il 22 e il 23.."
Sorrido neutro e mi volto verso l'armadio in cui sono custoditi i film, redarguendolo mentalmente per la sciagurata scelta di prenderne ben tre contemporaneamente, nella maliziosa convinzione che non riuscirà a vederli tutti. Glieli consegno, e lui se ne va contento e beato: l'ultimo uomo felice sulla faccia della terra.
Intanto i minuti passano, la quiete ritorna nella hall. Gli uccellini nel giardino cantano, i pc ronzano, io sfoglio il mio libro pronto a superare le lunghe ore che mi separano dalla fine del mio turno. Quasi quasi mi bevo un caffè, intanto che..

-"Senta..(anf,anf)..non ne ha delle altre?"

Lo fisso incredulo. Ha la fronte velata di sudore e il respiro affanato. La cravatta allentata, e i polsini della camicia aperti. Sono passati, si e no, sette minuti.

-"Beh..si.."
-"Allora: mi dia..(anf,anf) la 24, la 25..e..la 26!"

Mi sorride soddisfatto della scelta. Ritiro le vhs "visionate", e gli consegno quelle richieste. Che forse non fossero di suo gradimento? Mi volto a guardarlo per un attimo, mentre fissa famelico la lista dei film ancora disponibili. Poi prende il malloppo, e se ne va. Soddisfatto. Faccio un veloce calcolo mentale di quanto tempo sia necessario per visionare ogni cassetta utilizzando il fast forward, e mi convinco che non può averle viste tutte e tre. Poi mi chiedo che senso abbia vedere un porno (e via, chiamiamolo col suo nome!) a 32 volte la sua velocità naturale. Poi mi chiedo se davvero voglio la risposta. No, grazie. Davvero. Mi avvio a riordinare le vhs al loro posto quando..

-"Senta..(anf,,anf, anf)..non ne ha delle altre?"

E' impossibile. Ha la camicia fuori dai pantaloni, la fronte madida, le maniche arrotolate fino al gomito. La cravatta è sparita. Gli occhi sono vitrei, e non respira: rantola, come se stesse per avere una crisi d'asma. Appoggia le vhs sul bancone, impaziente. Non gli rispondo nemmeno. Mi volto verso l'armadio, e gli consegno tutto quello che mi resta. Se ne va con una corsettina sghemba e quasi senza ringraziare. Io lo fisso finchè non sparisce alla fine del corridoio, sorpreso dalle sue capacità atletiche, dopodichè realizzo che le vhs sono ancora appoggiate malamente sul bancone, in attesa di essere rimesse al loro posto.


Devo avere dei guanti, qui da qualche parte.


Un ritratto del nostro atleta, nella fase di riscaldamento alla sua personale maratona.

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