-"..ma alla fine di cosa si lamentava?"
-" Del fatto che piovesse! Come se noi potessimo-"
Le parole "-fermare la pioggia-" mi muoiono in gola nell'istante in cui la porta dell'ascensore si apre, lasciando scivolare fuori una coppia di mezz'età: lui tondo, un pò goffo, come piegato dal peso di qualcosa di infinitamente gravoso; lei dritta e secca: gli occhi semichiusi e il mento che punta minaccioso verso il prossimo. La versione dal vivo di Maudeline Everglot, se mi capite, e la cosa mi fa paura. Si dirigono verso l'uscita con passo svelto, ignorandoci bellamente. Noi restiamo zitti, perchè sappiamo che fuori ancora piove, e non aspettiamo altro che la porta si apra, riveli loro cosa li attende fuori dall'hotel, e lei finalmente possa dire:
-"Ma non è possibile! Noi dobbiamo uscire!"
Si volta verso di noi. Io sono riuscito a sgattaiolare dietro le spalle del mio collega, che per fortuna mia è molto più -ehm!- robusto di me. Lo vedo spalancare gli occhi, in consapevole attesa della prossima frase:
-"Lei! Non può fare qualcosa?"
Non risponderle. Oppure dille semplicemente di no. Non suggerirle soluzioni sensate tipo..
-"Signora: potete prendere gli ombrelli che l'hotel vi mette a disposi-.."
-"Eh ma noi così ci bagnamo i piedi! Mica possiamo salire sulla nostra Jaguar con le scarpe sporche!...ma è incredibile..e vi dite un hotel di 4 stelle..che servizio!!"
E se ne va. Impermeabilizzata alle intemperie dalla propria indignazione. Il collega resta coi fogli sospesi a mezz'aria e la bocca ancora aperta, mentre io, dopo aver accuratamente controllato che la porta si sia chiusa, riprendo il mio posto davanti al pc.
-"Certo che con questo tempo..hai visto come piove?"
Lui si sblocca, mi fissa inebetito per un istante, prima di riaversi del tutto.
-"Eh, si, hai proprio ragione: governo ladro.."
Continuiamo a ticchettare veloci sulle tastiere dei nostri pc. Davvero. Non possiamo mica stare qui a darvi retta a tutti quanti.
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