domenica 27 maggio 2012

Lo Zen, e l'arte del vincere l'insonnia

(Questa conversazione è stata tradotta dalla lingua originale all'italiano, per una migliore comprensione  e una più facile stesura del testo.)

Ore 0250, Sabato 26 maggio 2012

Un cliente canadese siede davanti alla tv della hall, palesemente ipnotizzato dalla pochezza della tv notturna italiana, che a quest'ora della notte trasmette solo televendite i cui prodotti hanno sempre e comunque a che fare, a giudicare dall'inquadratura della telecamera, con le chiappe. La telecamera passa da un paio di chiappe sode e sudate impegnate in movimento ritmico e sostenuto, a chiappe non sode nè sudate, contenute a stento da fasce elastiche dalla resistenza prodigiosa e dal nome ambiguo. Per fortuna, da questa distanza, riesco a non sentire la voce della teleimbonitrice di turno che elenca le funamboliche caratteristiche del prodotto in vendita. Qualunque esso sia. Il nostro protagonista è vittima evidente del jet-lag, ai cui sintomi d'insonnia cerca di porre rimedio con la tecnica della sospensione elettrica delle sinapsi tramite il bombardamento di trash televisivo. Una tecnica altamente pericolosa, che sconsiglio. Il perchè, vi sarà chiaro ora:

-"Mi scusi, lei parla francese?"
-"Soltanto un pochino, mi dispiace."
-"Inglese?"
-"Certamente!"
-"Ah..e come mai?"
-"...uhm, ecco..perchè l'inglese è indispensabile per fare questo lavoro.."
-"No, dico: perchè in Italia non si parla francese? Siete così vicino alla Francia!"

La mia tecnica Zen di sopravvivenza al cliente mi consente di contenere ai minimi termini la celeberrima espressione facciale "WTF?"

-"Beh, perchè in italia si parla italiano!"
-"Davvero?"

Troppa tv fa male. Davvero.


Tipica espressione dell'addetto al ricevimento alle domande dei nostri ospiti.






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