mercoledì 27 giugno 2012

"Caro amico ti scrivo.."

"Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' / e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò." Lucio Dalla, "L'anno che verrà" 1979, quando per sua fortuna non conosceva ancora l'uso dell'e-mail.





Anch'io avrei voluto distrarmi un po'. Fare finta di vivere in un mondo dove tutto sia chiaro, e comprensibile. Avrei voluto poter comunicare in maniera chiara coi nostri clienti:

- "Avete solo le coperte? No, perchè io preferirei avere il piumino.."

Ma Giuda Ballerino! Siamo a giugno!

"Si purtroppo abbiamo solo le coperte. Ne può trovare una extra nell'armadio, ma se ha freddo posso spegnere l'aria condizionata.."
-"L'aria condizionata? Allora non avete le coperte?"

Uh?

-"Certo che abbiamo le coperte. Ne può trovare una nell'armadio. Le dicevo solo che se preferisce posso spegnere l'aria condizionata.."
-"Ma lei può spegnere l'aria condizionata?"
-"Certo. Se lei lo desidera.."
-"Allora non avete le coperte?"

Mi rifiuto di continuare questa conversazione, dunque chiudo la mia mente a riccio per preservarla da ulteriori danni, e mi dedico a leggere la posta elettronica in arrivo, nella ferma convinzione di poter trovare nella lettera scritta una comunicazione chiara, e priva di ogni ambiguità. Ma non si può. Il buon vecchio Dalla l'aveva già capito. Che non basta scrivere per farsi capire, ma a volte, bisogna scrivere più forte. Perchè più chiaro, pare che sia proprio impossibile.

Leggo la prima mail:

Salve
Non abbiamo fatto corso alle richieste sotto per lo spostamento lavoro richiestoci.

Eh?

Ps: Se qualcuno di voi sa cosa significa questa frase, me lo faccia sapere.

 
Lucy e Charlie Brown comprendono il grave problema della comunicazione.

Nessun commento:

Posta un commento