- maglietta della squadra oggi in campo, con stampato il nome del giocatore preferito -Ovviamente non originale, made in china, in poliestere riciclato dalle bottigliette raccolte nei dintorni dello stadio - già indosso da un paio di giorni, a giudicare dall'odore di rancido stratificato percepibile a un braccio di distanza.
- Bermuda rossi. In alternativa: pantaloni della tuta, oppure pantaloncini da basket preferibilmente dei Bulls con il numero 23 stampato sopra.
- Scarpe tennis sporche di materia organica non suscettibile di identificazione.
- Sciarpa regolamentare in lana, nonostante sia primavera.
- Cappellino con visiera del top sponsor della squadra, sostituibile con bandana raffigurante Vasco quando questi aveva ancora i capelli.
- Bandierone 170 x 220 cm con i colori sociali della squadra, con relativo bastone di plastica rigida della lunghezza di circa 280 cm.
- Trombetta da stadio. (Assicurarsi del corretto funzionamento dell'attrezzatura non appena entrati nella hall dell'hotel, possibilmente in risposta al saluto dell'addetto al ricevimento)
- Iphone, Ipad, o altra attrezzatura elettronica che permetta di segnalare "sono qui!" su facebook, corredando il tutto con materiale fotografico compromettente la propria dignità di adulti.
- Pargolo (figlio/nipote/fratello minore/sconosciuta vittima innocente) abbigliato in egual modo, con l'aggiunta del viso dipinto con i colori sociali della squadra.
Ovviamente, a questo punto nel bagaglio non c'è più posto per:
- Voucher di prenotazione dell'hotel.
- Necessaire di igiene personale. (Verrà chiesta in hotel al momento dell'arrivo)
- Abbigliamento di ricambio: si intendono inclusi pigiama, intimo, giaccavento in caso di pioggia.
- Abbigliamento di ricambio per il pargolo. Vedasi sopra.
- Buon senso.
Dopo qualche minuto si ritroverà al bar con i suoi simili. Ordineranno tutti birra, per buona parte del pomeriggio, ed inizieranno a cantare a squarciagola cori da stadio finchè il barman riuscirà a farli zittire portando il conto delle consumazioni. A quel punto, fortunatamente, migreranno in mandria verso il bar più vicino all'esterno dell'hotel, non prima di aver chiesto al ricevimento gli orari e i prezzi della visita al museo dello stadio, e le indicazioni per raggiungerlo. Uno per volta, si intende, incapaci forse di concepire che le indicazioni possano essere valide per tutti.
Con un sospiro di sollievo li guardo uscire, e ringrazio il cielo non ne vedrò più fino al loro rientro alla fine della partita.
A questo punto, arriva il turno dei tifosi in trasferta.
L'allenatore del Milan condivide il nostro entusiasmo. |
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