venerdì 21 settembre 2012

Un numero vi salverà

Sul bancone si staglia l'espositore dei depliant. Qualche cartina della città. Un paio di penne a sfera, un mazzo di fiori di plastica. Un telefono ad uso interno, a disposizione dei clienti.  E vicino, un cartello bilingue, che recita così:

Siamo momentaneamente assenti.
In caso di necessità, digitate il n° 9, e saremo subito da voi.
Succede. A volte ci si deve assentare dall'ufficio per qualche istante, magari solo per delle sciocchezze (cliente che cerca di dare fuoco alla stanza), oppure per ragioni più importanti (Mi scappa la cacca.) (Non vi scandalizzate se dico "cacca", non è vero?) Ovviamente, anche quando ci allontaniamo l'ufficio non resta mai davvero incustodito: la tecnologia wireless ci permette di gironzolare impunemente per la struttura trascinandoci virtualmente il centralino, con quasi tutte le sue funzioni annesse. Specialmente quella di squillare per motivi irritantemente inutili. Tant'è.
Dopo approssimativamente cinque minuti di assenza, rientro nell'ufficio. Non posso fare a meno di notare un cliente sbuffante e indignato in piedi davanti al bancone.
-"Ma insomma: sono QUINDICI minuti che la aspetto!"
(Fuso orario non sincronizzato? Percezione del tempo alterata da psicofarmaci? Sindrome da lamentazione esagerata allo scopo di ottenere scuse più sentite?)
-"Mi dispiace, signore. Purtroppo abbiamo avuto un piccolo contrattempo in una stanza, e mi sono dovuto allontanare. Però, vede il cartello? Se digita il numero 9, rispondiamo comunque.."
-"Ah! Questa poi! E' da quando sono qui che chiamo, ma non risponde nessuno! Neanche suona!"
Me lo dice agitandomi sotto il naso il cellulare. Sul quale ha digitato il n° 9. Più volte. Io lo fisso muto, poi sposto lo sguardo dal suo cellulare ai suoi occhi, poi al cartello, poi al telefono sul bancone di fianco al cartello. Non gli rispondo, ma prendo il cartello, e con un pennarello rosso ci disegno sopra una freccia, che parte da digitate il n° 9 e punta in direzione del telefono fisso che poggia sereno e indisturbato sul bancone.


-"Ah."
-"Comunque..mi dica: di cosa aveva bisogno?"
-"No, niente: ho visto che non c'era nessuno, e volevo sapere come mai.."
In caso di necessità digitate il n° 9. Saremo subito da voi. Forse.


1 commento:

  1. Avrei dovuto suggerirgli i segnali di fumo, nella speranza che ci si soffocasse!

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